Di Redazione “AI” Parma, 4 gennaio 2023 - Il caro prezzi ha influenzato le abitudini di acquisto degli italiani, che hanno speso di più ma acquistato meno quantità di prodotti, ad eccezione di alcune categorie.
E’ quanto emerge dal Osservatorio sui consumi alimentari Ismea-NielsenIQ di ottobre 2023.
I supermercati rimangono il canale predominante per gli acquisti, seguiti dagli ipermercati e dai discount, mentre l'e-commerce ha registrato una diminuzione dopo il boom innescato dalla pandemia.
Le famiglie con figli adolescenti sembrano essere quelle che hanno incontrato le maggiori difficoltà economiche e hanno dovuto adottare strategie di risparmio per contenere l'aumento delle spese. Al contrario, i nuclei familiari più maturi hanno incrementato le quantità acquistate, ma con un aumento dei costi.
La spesa è aumentata per tutti i comparti alimentari, in particolare per uova, latte e derivati, derivati dei cereali e carni. Inoltre, la quota di prodotti a marchio del distributore sta crescendo, raggiungendo il 31% dei prodotti di largo consumo.
Per quanto riguarda il settore dei vini e delle bevande, la spesa complessiva è aumentata del 5,6%, ma l'incremento è inferiore rispetto alla tendenza generale. Nel primo semestre del 2023, la spesa per il vino è aumentata in valore ma diminuita in volume, probabilmente a causa del recupero dei consumi fuori casa.
Osservatorio Report: https://www.ismeamercati.it/flex/cm/pages/ServeAttachment.php/L/IT/D/1%252F2%252Ff%252FD.116331cbca5ab7e64682/P/BLOB%3AID%3D12795/E/pdf?mode=inline